RiceUp | L'analisi settimanale di Paolo Ghisoni

08/12/2018

settimana di quotazioni che si chiude con prezzi abbastanza stabili. Volano 470/480 per le rese migliori come il Telemaco. La pressione a vendere è calata e i dati di produzione ormai acclarati attorno alle 110.000/115.000 t., combinati con rese alla lavorazione leggermente inferiori all' anno scorso fanno pensare che la diminuzione dei prezzi possa essere finita. Carnaroli molto difficile da vendere e con pochissime offerte a 460/470, similari 450 più vendibili. Per queste varietà il totale disponibile sembra ancora abbastanza alto, soprattutto a causa dei riporti dall' annata precedente, anche se le rese sia in campagna che alla lavorazione sembrano inferiori rispetto all' anno scorso. Roma e Barone richiesti a 380/390 con un sensibile calo del totale vendibile, certo è improbabile vedere quotazioni uguali al gruppo Carnaroli o Arborio. Baldo e Cammeo più cercati e con le rese migliori vendibili a 400. Qualcosa in Turchia sembra muoversi, anche in funzione del miglioramento della lira turca, ma è un mercato che, nel corso degli anni, abbiamo imparato a valutare come molto difficile da prevedere. S. Andrea 400 richiesto e con disponibilità inferiore di molto rispetto all'annata scorsa. Lunghi A 330, Archimede e Nemesi a 350 più offerti, Augusto 380, Loto 400. Queste gruppo ha disponibilità più alte dello scorso anno, ma comunque, rispetto alle vendite degli ultimi anni, ancora accettabili. Vialone Nano 520 per la poca merce discreta, ma con sempre minor interesse dei compratori, per questa varietà si sta creando una situazione molto critica, che può portare a seminarne veramente molto poco nei prossimi anni. Tondi sempre molto richiesti con i generici a 350, Centauro 380 e Selenio 400/410. Le 400.000 t. circa prodotte sono il minimo degli ultimi anni. Lunghi B 320 con poca offerta. L' effetto psicologico dell'attesa sulle decisioni della Commissione Europea per l' introduzione della clausola di salvaguardia si fa sentire bloccando l'offerta, ma le criticità da affrontare sono ancora molte. Mais stabile a 180, soia in aumento a 358 ivata al 10%, orzo e grano, con poca merce ancora disponibile alle nostre latitudini, 220.