RiceUp | L’ANALISI NATALIZIA DI PAOLO GHISONI

28/12/2019
L’ANALISI NATALIZIA DI PAOLO GHISONI

L’ANALISI NATALIZIA DI PAOLO GHISONI

Buongiorno, in una settimana praticamente senza quotazioni causa festività, proviamo a vedere cosa ci aspetta per i prossimi mesi e soprattutto provare a pensare alle prossime semine in modo equilibrato, sempre come se fossimo a tavola a discorrere davanti al cotechino con le lenticchie. Cosa intendiamo per equilibrio? posto 170 euro la spesa media alla pertica e considerate le produzioni medie degli ultimi 10 anni per varietà, quel prezzo che copra i costi sempre per varietà, mantenendo la qualità del riso italiano e non seminando risoni che ce la fanno perdere diventando dei produttori come gli altri, praticamente una goccia in mezzo al mare.  Partiamo dall' Arborio. E' evidente che i 21800 ettari di quest'anno sono veramente troppi e che ce li porteremo appresso per più anni come rimanenze, il prezzo dei prossimi mesi ne può risentire e le voci di semina fanno pensare ad ancora troppo impiego soprattutto di CL 388, l'ideale sarebbero tra i 17 e i 18 mila ettari ovviamente senza riporti. Per il Carnaroli bisogna fare dei distinguo tra il classico e i similari, oggi i 50/60 euro di differenza alla tonnellata sul prezzo cominciano a essere importanti, credo si manterranno perchè i similari sono la maggioranza, per il futuro si può davvero pensare ad un  maggior impiego attorno ai 16/16500 ettari e ad oggi sembrerebbe che l'interesse per le semine di aprile non sia verso questi risoni. Baldo e Cammeo negli ultimi anni hanno fatto registrare prezzi decenti soprattutto per l'esportazione verso la Turchia, che è sempre difficile da prevedere, ma puo portare il nostro impiego tari gli 11 e i 12 mila ettari, cosa successa quest'anno, ma che sembra far acquistare troppo seme di Cammeo per la prossima annata, facciamo attenzione!! Il Barone ormai ha soppiantato il nostro Roma, quasi esclusivamente perchè CL, quest'anno sui prezzi ne stiamo risentendo, percependo dai 40 ai 50 euro in meno del prezzo medio dell' anno scorso e le voci di disponibilità di seme già esaurite per aprile, non fanno ben pesare, le esagerazioni non pagano mai. Il S. Andrea e il Gloria vengono da un paio di anni con poco impiego, ma risentono del freno dei similari più impiegati, se si trova il seme che purtroppo è già ampiamente esaurito, seminare del Gloria non è una brutta idea, per il S.andrea invece viste rese, produzioni e allettamenti urge provare a trovare delle soluzioni a livello di purezza, altrimenti si rischia di perdere la varietà. Sui lunghi A tipo Ribe ci si può sbizzarrire, con l'avvertenza di non superare di troppo i 42/43000 ettari altrimenti i prezzi calano e gli attuali 350 euro non sono malvagi, Luna ,Ronaldo e Dardo non sbagliano mai sia per produzione che per resa, interessanti potrebbero essere anche Unico, Leonardo e Dante. Il Loto e l' Augusto valgono sempre qualcosa in più, ma attenti alle produzioni! Discorso a parte merita il Crono, che è un medio ma ha prezzi molto simili ai Lunghi A, quando non migliori perchè molto apprezzato nel Medio Oriente, ma soprattutto mantiene rese e produzioni sempre altissime con facilità di coltivazione. Vialone Nano con equilibri sempre più difficili da trovare, quest'anno sembra l'anno buono, ma fa ancora molta fatica ad aumentare di prezzo, sicuramente per lo scarso interesse nel pubblicizzarlo, a livello di seme la qualità sta migliorando grazie al lavoro di chi ne ha acquisito i diritti per il 2020, un 'esortazione: perderlo sarebbe l'ennesimo grave errore!! i Tondi negli ultimi anni hanno avuto quotazioni importanti, cosa che probabilmente continuerà quest'anno,  perchè seminati sotto i 55/56000 ettari di equilibrio. Come sempre le voci portano ad un eccessiva richiesta di seme per il prossimo anno, è sbagliato seminare il riso in base ai prezzi dell' annata prima, se volete continuare a farlo.. seminate quello che vale meno oggi!!!! I lunghi B, come sempre detto, servono per potere seminare i fatidici 230 mila ettari come quota ideale italiana e mantenere accettabili i prezzi degli altri risoni, per fare ciò l'ideale è arrivare trai 60 e i 65 mila ettari, considerato che i prezzi di queste varietà oscilleranno sempre tra i 260 e i 320 euro alla tonnellata e che noi incidiamo veramente poco a livello mondiale per questi risoni. Ultimo ma non ultimo, la mancanze di rotazioni: con la quasi scomparsa delle stalle è evidente che è più  difficile diversificare il raccolto, ma stiamo perdendo il mais da granella perchè più comodo fare il trinciato, più remunerativo non sono così convinto, ma ccetto smentite dimostrabili! La soia sembra l'unica alternativa, ma anche qui il prezzo non dipende da noi, il Grano e l'Orzo hanno prezzi poco equilibrati, di queste argomenti bisognerà riparlarne perchè diversificare è importante, ma lo facciamo sempre meno. Spero che il cotechino sia stato buono e le lenticchie portino fortuna. Alla prossima e buon 2020 a voi e alle vostre famiglie.